ph Alessandra Lai
IL SOGNO E LA VEGLIA
Lo spettacolo inizia con le luci in platea ancora accese ,velocemente il pubblico se ne accorge, ed è subito silenzio!
Un danzatore ci accompagna in questo viaggio, scivolando dal fuori al dentro, così come il gioco dei sipari avrà lo stesso leitmotiv, creando visioni cinematografiche ricche di dettagli.
Le luci rosse e i ritmi incalzanti ci fanno penetrare dentro un set cinematografico, a tratti sembra di scorgere una pellicola grazie all’interessante piano luci che talvolta avvolge i danzatori in una nebbia fitta, per poi alternarsi con delle docce di fari bianco ghiaccio capaci di svegliarci dal torpore dell’aria.
I danzatori sfidano il loro stesso peso e sfidano la gravità, sono generosi nei movimenti e le loro coreografie ci restituiscono momenti di grande coralità, ritmo, ma anche pause fatte di tensioni estreme.
Il sogno e la veglia diventano un unico universo e attraverso questi strati di sipari i danzatori appartengono sia al mondo onirico che a quello terreno, senza porsi confini. Talvolta mezzi corpi rimangono tra il dentro e il fuori, a volte inghiottiti e a volte espulsi, quasi estromessi dallo stesso sogno come se la ragione dominasse il sonno!
Una ballerina a seno scoperto, un uomo primitivo, delle movenze scimmiesche, un uomo nudo e chi si spoglia mentre corre , chi lotta ,e cosi via come tanti frame di vite umane incastrate in un teatro di sogni e la voce di una ballerina dice: “benvenuti nel nostro teatro dei sogni”!
La musica è eseguita dal vivo da un trio che compare in scena prima su un lato del palcoscenico e poi come in una dissolvenza scompare per riapparire sull’altro lato coerentemente con il gioco di continue alternanze, determinando frammentazioni e finali aperti.
La danza continua, e qui si danza sul serio, senza risparmiarsi e con grande agilità, passando dal port de bras alle danze tribali, momenti di contact dance ci lasciano immaginare il peso dei corpi che poi si fanno leggeri nelle loro evoluzioni.
La musica è forte e accompagna quasi tutto lo spettacolo e solo alla fine un silenzio tenuto diventa ancora più assordante!
ph Alessandra Lai
“Hofesh ci suggerisce di condividere la gioia, ma anche la confusione, perchè l’essere umano è pieno di conflitti!”
L’impatto coreografico, le luci, le musiche sicuramente arrivano con un forte impatto ma rimane una domanda ,forse una perplessità sullo sviluppo dello spettacolo e sull’aspettativa generata nei primi venti minuti: la drammaturgia da un certo punto in poi dove si perde, se si perde?
Novanta minuti di spettacolo, dove a tratti la confusione domina ma senza più scatenare domande o anche solo reazioni di ogni genere e sembra di ritornare al punto d’inizio come in un loop che non ha però un effetto distopico diventando “già visto”, forse, inutilmente ripetitivo.
Il piacere, comunque, di vedere dei danzatori così preparati e delle sequenze precise, a volte anche disarmoniche, lascia andare tali perplessità.
La danza, come lo stesso Schechter afferma, unisce e lascia spazio ad un immaginifico mondo da ridipingere ed cosi che i danzatori, a luci accese in platea, invitano il pubblico a danzare e a scendere sul palco per ballare con loro e l’atmosfera si stempera, lasciando ancora spazio ad altre coreografie che ci riportano nella narrazione, così come nella sua contraddizione.
Alessandra Lai
ph Alessandra Lai
Uno spettacolo di Hofesh Shechter commissionato da Theatre de la Ville-Paris,co-coprodotto da Sadler’s Wells London,Brighton Dome&Brighton Festival,Les Theatres e la Ville de Luxxembourg;Seongnam Cultural Foundation Danse Danse Montreal,MC2:Maison de la Culture de Grenoble-Scene nationale Torinodanza Festival\Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale,Festpielhaus St.Polten,La Commedie de Clermont-Ferrand scene nationale,Maison de la dance,Lyon-Pole europee de creation,Les Gameaux-Scene Nationale de Sceaux,Chateau Rouge,Le Carrè Sainte-Maxime
danzatori:Tristan Carter,Robinson Cassarino,Frederic Despierre,Rachel Fallon,Cristel de Frankrijker,Mickael Frappat,Natalia Gabrielczyk,Zakarius Harry,Alex Haskins,yeji Kim,Keanah Faith Simin,Juliette Valerio,Chanel Vyentcoreografia e musica Hofesh Shechter
disegno luci Tom Visser
costumi Osnat Kelner
Hofesh Shechter Company
Torinodanza Festival | Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale