Risale al 1809 l’opera Agnese, rappresentata questo marzo al Teatro Regio “in prima assoluta in epoca moderna”. Composto da Ferdinando Paër su libretto di Luigi Buonavoglia il melodramma semiserio riscosse da subito un successo non indifferente, incontrando l’approvazione di Berlioz e Chopin. Grazie a equilibrio drammaturgico e forte espressività musicale, quest’opera esercitò una profonda influenza sulla generazione successiva.
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Il Primo Omicidio all’Opéra Garnier
Il Primo Omicidio, ovvero Caino di Alessandro Scarlatti è in scena per la prima volta all’Opéra de Paris, a Palais Garnier dal 22 gennaio al 23 febbraio. L’oratorio a sei voci, composto a Venezia nel 1707, fu “scoperto” da René Jacobs nella biblioteca del Conservatoire de Bâle e registrato nel 1998 proprio sotto la direzione del direttore d’orchestra e controtenore belga, che interpretava anche la voce di Dio, alla testa dell’Akademie für alte Musik. Per la prima moderna all’Opéra de Paris ritroviamo René Jacobs, questa volta con la B’Rock Orchestra. Questa esecuzione sa restituirci la musica austera e allo stesso tempo dolcissima di Alessandro Scarlatti, a cui si accompagna il libretto di Antonio Ottoboni, che coniuga precisione e sobrietà del vocabolario con immagini di estrema bellezza.
Continua la lettura di Il Primo Omicidio all’Opéra GarnierRigoletto al Teatro Regio: incontro coi protagonisti
Uno degli spettacoli di punta del Teatro Regio, quest’anno, è senza dubbio Rigoletto, ultimo titolo della ‘trilogia popolare’ di Giuseppe Verdi rappresentato sul palco torinese (ma primo ad essere composto, e del perché di quest’ordine si parlerà più avanti), che attira intorno a sé motivi d’interesse dovuti principalmente alla regia firmata da John Turturro, celebre attore hollywoodiano di formazione teatrale, volto e voce di registi quali Woody Allen, Martin Scorsese, Spike Lee e i fratelli Coen, al suo debutto nel mondo dell’opera. Continua la lettura di Rigoletto al Teatro Regio: incontro coi protagonisti
Rigoletto di John Turturro
La stagione del Teatro Regio, inaugurata dall’appassionante vena melodica di Trovatore e Traviata, sceglie di concludere la cosiddetta Trilogia Popolare verdiana dal suo principio: Rigoletto. La partitura, prediletta dallo stesso Giuseppe Verdi, scaturisce nel 1851 dall’incontro con il testo di Hugo, Le roi s’amuse, adattato da Francesco Maria Piave. Continua la lettura di Rigoletto di John Turturro
Madama butterfly – La farfalla sospesa
Il sogno d’amore della giovane Madama Butterfly prende vita fin dalle prime note dell’ouverture, intonata dall’Orchestra del Teatro Regio di Torino e forte di una carica inaudita nell’interpretare la famosa partitura. A dirigerla è Daniel Oren, che torna nel teatro torinese per la stagione 2018-19, a più di vent’anni dal suo esordio. Continua la lettura di Madama butterfly – La farfalla sospesa
Il Riflesso della Traviata – “La Traviata” di Giuseppe Verdi
Il sipario è aperto. L’orchestra, diretta dal Donato Renzetti, intona la famosa ouverture dell’opera, e con lo sviluppo della melodia la scenografia prende forma: agli occhi degli spettatori avviene il graduale innalzamento dello specchio, elemento scenico chiave della messinscena firmata da Henning Brockhaus (regia e luci) e Josef Svoboda (scene). L’allestimento, Premio Abbiati 1993, è anche conosciuto propriamente come “La traviata degli specchi”.
Siamo al secondo appuntamento della stagione 2018-2019 del Teatro Regio con la trilogia popolare di Verdi: La Traviata, Continua la lettura di Il Riflesso della Traviata – “La Traviata” di Giuseppe Verdi
L’Elisir d’amore tra tradizione e musical
Un elisir di spirito è quello offerto dal secondo appuntamento della stagione lirica al Teatro Regio di Torino. L’Elisir d’amore risale al 1832, anno in cui il genio donizettiano incontra la penna del librettista Felice Romani. Secondo la leggenda, furono sufficienti sole due settimane per la realizzazione di quest’opera comica. La vicenda è quella di Nemorino, ingenuo contadino che, innamorato della spietata fittaiuola Adina, si rivolge al sedicente dottor Dulcamara per acquistare un filtro d’amore. Continua la lettura di L’Elisir d’amore tra tradizione e musical
Il trovatore al Teatro Regio di Torino
Che per il pubblico italiano il nome di Giuseppe Verdi sia immediatamente riconosciuto come parte di un patrimonio condiviso di hit-parade mai tramontate, come le canzoni di Mina o Domenico Modugno, è qualcosa di talmente assimilato che spesso finiamo per dimenticarcene. Eppure, quante volte abbiamo sorpreso qualcuno (o ci siamo sorpresi) a canticchiare «La donna è mobile» o a fischiettare «Libiamo ne’ lieti calici»? Per non parlare delle pubblicità e delle parodie. Il fatto è che, se è vero che l’umanità intera piange ed ama con la voce di Verdi (come scrisse Gabriele D’Annunzio), noi italiani Verdi ce lo abbiamo nel sangue, che ci piaccia o no. Continua la lettura di Il trovatore al Teatro Regio di Torino
Aspettando il Trovatore
Entrando nel foyer del Teatro Regio, la mattina del 3 ottobre, per assistere alla conferenza di presentazione del titolo inaugurale, vediamo campeggiare la grande locandina dello spettacolo che aprirà la stagione d’opera e balletto 2018-2019. Sfondo nero, scritte bianche, al centro una grande rosa incendiata e sotto di essa una citazione: “Ah, l’amorosa fiamma/ m’arde ogni fibra”. Continua la lettura di Aspettando il Trovatore