Sabato 2 marzo, alle Fonderie Limone di Moncalieri, si è esibito il Balletto Nazionale di Gyor, ospite internazionale all’interno della stagione IPUNTIDANZA 2018/2019 della Fondazione Egri per la Danza.
La serata è iniziata con un caloroso saluto di benvenuto da parte di Susanna Egri seguita da una breve introduzione agli spettacoli Apparizione #5 della compagnia EgriBiancoDanza, PianoPlays e Passage del Balletto Nazionale di Gyor.
La piacevole pièce di apertura è stata quella della compagnia EgriBiancoDanza: uno spettacolo estratto dal lavoro “APPARIZIONI”, coreografia di Raphael Bianco.
Il corpo dei danzatori viene utilizzato come mezzo per esprimere ciò che appare e scompare. Si tratta, per l’appunto, di un’apparizione labile, leggera, effimera, come un pensiero sottile che si forma nella mente o come un movimento che cerca di prendere vita ed arrivare ad una forma concreta.
I danzatori rappresentano il viaggio, il processo difficile ma necessario per arrivare a realizzare un gesto concreto che a volte si presenta in scena nella sua completezza mentre altre volte si deve ancora formare.
A proseguire, è il balletto di Ungheria, con la coreografia di Velekei intitolata “PIANOPLAYS”.
Sulle note di Liszt e Wagner viene proposto un tema universale e senza tempo: l’amore. La pièce inizia con una presentazione di due mondi in modo divertente e fresco: il mondo femminile e quello maschile. Il primo viene rappresentato nel suo splendore, armonioso, con difficili passi a due come simbolo di forza e lavoro di squadra, il secondo viene rappresentato nella sua virilità e virtuosismo. In seguito, vengono creati punti di contatto tra i due mondi per ampliare il tema proposto nelle sue infinite sfaccettature.
Un ruolo drammaturgico importante spetta alla luce, che introduce e accompagna gli aspetti e le sfumature dell’amore analizzate dai danzatori: amore burrascoso, amore in tempesta, amore che sta per nascere, amore che viene ferito e che deve guarire.
La compagnia di Gyor si contraddistingue anche per il lavoro sui costumi che generano, in entrambi i lavori proposti, un aspetto illusionistico, divertente e accattivante nei confronti del pubblico.
In conclusione alla serata viene proposto l’ultimo lavoro della compagnia straniera intitolato ” PASSAGE” – da intendere come passaggio, incrocio e processo. Lo spettacolo evoca in maniera simbolica le vie di una città dai ritmi frenetici. L’argomento principale di questo spettacolo, dalla trama narrativa molto forte, riguarda l’omologazione, un tema ormai caro al coreografo Velekei: assistiamo al processo d’integrazione dei due danzatori principali all’interno del gruppo. Il tema di questa pièce è chiaro fin da subito allo spettatore grazie soprattutto a dei segni concreti: tutti i danzatori hanno sul volto un sorriso stampato, dai caratteri grotteschi, soltanto un uomo ed una donna sono esenti da questa “maschera”. Per quanto riguarda la scenografia, il pubblico rimane incantato dalla struttura fissa sul palco: un lampione che presenta in cima, al posto della classica lampadina, degli ombrelli bianchi aperti, illuminati all’interno, proprio come delle vere luci di strada.
Che cosa hanno in comune il Balletto Nazionale di Gyor e la compagnia EgriBiancoDanza? A questa domanda, risponde Susanna Egri durante la presentazione degli spettacoli citando Luciano Samosata, “ogni danza deve deliziare gli occhi e aprire la mente”. Dopo più di duemila anni questa frase risulta ancora attuale: le due compagnie sono riuscite a coglierne il senso più profondo. Esse rappresentano sullo scenario della danza un bell’esempio di collaborazione, dimostrando come la cultura, e non solo la danza, abbia bisogno di continue influenze, affluenze e di fruttuose collaborazioni.