Un’allegra consapevolezza: è questo che, a mio avviso, regala il monologo di Matthias Martelli Nel nome del Dio Web, nuova produzione della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, andato in scena l’11 aprile, l’ultima volta per la stagione 2018/19, in occasione della XXIII edizione del Festival GiocaTeatro.
L’attore, solo in scena, non necessita di grandi ornamenti scenografici, perché il vero spettacolo è proprio il suo stile giullaresco contemporaneo: infatti, con il solo aiuto di una tenda su cui vengono proiettati video e immagini, riesce a intrattenere e divertire magistralmente il variegato pubblico di adulti, ragazzi e bambini.
In poco più di un’ora lo spettatore viene trasportato in una dimensione immaginaria, la quale però rispecchia in molti casi la quotidianità, composta da bizzarre personalità del web: primo fra tutti Don iPhone, un sacerdote che cerca di convincere i suoi fedeli sudditi, definiti ‘’webeti’’, dell’indispensabile bisogno e della grandiosa potenza della tecnologia, inscenando un eccellente parallelismo tra il sacro del passato (la religione) e ciò che viene considerato il sacro odierno (internet).
Ciò che più affascina della rappresentazione è la semplicità con cui Matthias Martelli riesce a trattare problemi come la dipendenza da internet, la crisi di valori, la solitudine dell’uomo, soprattutto grazie a un linguaggio satirico, moderno e ricco di riferimenti ai maggiori social media, app e siti web. Ma il suo discorso non mira alla condanna delle nuove tecnologie, riconosciute anzi come utili oltre che ormai parte fondamentale della nostra identità. Quello che ci ricorda Martelli è che, al di là della connessione digitale, bisogna curare un’altra connessione: il rapporto reale fra le persone, il valore dell’incontro, dell’esserci interi e in presenza, essenziale per una vita piena.
Molte risate, ma anche tante riflessioni sono gli elementi principali del successo dello spettacolo, a mio parere perfetto per sensibilizzare soprattutto gli adolescenti, ma anche genitori, insegnanti ed educatori che oggi sempre più devono occuparsi di Media Education.
E se ve lo state chiedendo, nessuno in sala ha pensato di controllare il proprio smartphone per accertarsi dell’arrivo di nuove notifiche!
Elena Vitiello
Testo e Regia: Matthias Martelli in collaborazione con Alessia Donadio
Ideazione luci e scene: Loris Spanu
Musiche originali: Matteo Castellan
Consulenza artistica: Domenico Lannutti
Artist coach: Francesca Garrone
Costumi: Monica Di Pasqua
Elementi scenografici: Claudia Martore
Creazioni grafiche e video spettacolo: Imperfect.it
Matthias Martelli Management: Serena Guidelli