Prosegue la serie di incontri Fuori Foyer. Dialoghi oltre il teatro, organizzati e promossi dall’associazione culturale Pratici e Vaporosi, che ha sede nel cuore di San Salvario, in via Donizetti 13. Questi incontri, come i contenuti extra dei DVD fanno con i film, offrono occasioni di approfondimento, discussione attorno al mondo teatrale che passa per Torino. Il pubblico ha modo di incontrare i protagonisti e gli artigiani del teatro e scambiarsi opinioni, in un’atmosfera intima e informale.
Dopo la presentazione del libro La grazia non pensa edito per Cue Press nel 2019, anche quest’anno è tornato Claudio Morganti. Adesso in occasione del Caso W, andato in scena al teatro Astra dal 9 al 19 gennaio.
L’attore e regista ha dialogato con Massimo Betti Merlin, direttore del Teatro della Caduta – che molte volte ha ospitato Morganti – e il professor Petrini, docente di Storia del teatro all’università di Torino. A introdurre la figura di Morganti, Ada Turco, studentessa del DAMS di Torino.
La piccola sala era davvero gremita. Per più di due ore Morganti e suoi attori, mimetizzati tra il pubblico hanno tenuto alta l’attenzione affrontando questioni come la definizione del teatro – che nello specifico morgantiano è un teatro d’attore – l’esigenza di non ripetersi in ogni replica. Essenziale secondo la visione di Morganti è la disponibilità dell’attore al cambiamento. Questo fa sì che lo spettacolo non sia mortifero. Da qui la centralità dell’improvvisazione: bellissimi i parallelismi tra teatro e jazz! Poi Morganti è passato a definire la differenza tra teatro e spettacolo. Lo spettacolo è infatti la struttura compositiva entro cui il teatro può accadere, ma è un evento raro. Quando succede, lo riconosci: un sorriso, un barbaglio negli occhi del pubblico. Di questo e di molto altro ha discusso Morganti, regalando una sera di condivisione e ricca di spunti e interrogativi. Il motore del teatro, come ogni forma d’arte, è infatti la curiosità. Non fermarsi, andare a fondo: ed è questo che fanno quelli di Pratici e Vaporosi che vi aspettano per il prossimo appuntamento l’1 Febbraio alle 17 al Teatro Astra per dialogare con Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe.
Giuseppe Rabita