Compagnia EgriBiancoDanza / BowLand / Silvia Giulia Mendola
Sabato 19 febbraio si è svolto il secondo appuntamento di Moving Bodies, Open Your Mind – Una nuova stagione spettacolare, la prima rassegna coreutica nata dalla collaborazione di OGR Torino e Fondazione Egri per la Danza/IPUNTIDANZA, con il supporto di Fondazione CRT, che prevede quattro spettacoli della Compagnia EgriBiancoDanza nelle suggestive cornici di Sala Fucine e Duomo. Sul palco, in quest’occasione, lo spettacolo Scritto sul mio corpo, dove le coreografie di Raphael Bianco guidano i danzatori della compagnia in un dialogo a tre, con la musica dal vivo dei BowLand, e il monologo interpretato da Silvia Giulia Mendola.
Nel particolare contesto di Sala Fucine presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, è andato in scena “Scritto sul mio corpo”, spettacolo nato a partire da Racconta – Mi – Racconto, un progetto digitale ideato lo scorso anno per generare interazione tra spettatori e artisti anche durante la chiusura dei teatri, e che ha visto le testimonianze del pubblico trasformarsi in materiale e ispirazione per la scrittura di un testo a cura di Federico Riccardo, interpretato in scena dall’attrice Silvia Giulia Mendola. Parole che si intrecciano con l’atmosfera creata dai corpi in movimento della Compagnia EgriBiancoDanza, e con i misteriosi e a tratti ipnotici suoni di BowLand, progetto musicale nato a Firenze da tre artisti iraniani, che propongono sonorità di Elettronica e Trip Hop con svariate contaminazioni acustiche.
Lo spettacolo ha inizio con i danzatori riuniti al centro del palco, illuminati da fievoli luci bianche, che all’aumentare d’intensità rivelano gradualmente i corpi nella loro pura fisicità, con i segni e le caratteristiche che li contraddistinguono. Poco dopo il gruppo si separa, diradandosi nello spazio e dando avvio al gioco di geometrie e disegni nello spazio. La gestualità porta con sé le tracce incerte del materiale emotivo e corporeo frutto della riflessione – e delle testimonianze raccolte – sul tempo presente, e sulla frattura causata dallo stato di emergenza conseguente la pandemia. I temi che permeano l’evento spettacolare sono quelli dell’inquietudine e della solitudine, che a tratti paiono risolversi in fuggevoli tentativi di salvataggio attraverso la ricerca di relazioni, duetti, trii, che si rivelano però – infine – temporanei e transitori. In questo luogo rarefatto e impreciso morte e rinascita, rassegnazione e speranza, sono i punti cardine da cui si sviluppa la partitura ideata da Bianco, condensando il balletto in un formalismo astratto contaminato da gesti espressivi ma mai narrativi.
Il pubblico sembra gradire l’esperienza, ammaliato dall’intensa presenza che il quadro spettacolare offre nella sua totalità, catturato ora dalla coinvolgente musica live ora dal virtuosismo dei danzatori, e che lascia al ritmo/corpo in movimento, con le sue proprie fragilità e zone d’ombra, il ruolo da protagonista.
Valentina Bosio
Ideazione e coreografia Raphael Bianco
Assistente alla coreografia Elena Rolla
Live music performance e sound design BowLand
Testi a cura di Federico Riccardo
Attrice Silvia Giulia Mendola
Light design Enzo Galia
Costumi Melissa Boltri
Danzatori Gianna Bassan, Elisa Bertoli, Maela Boltri, Vincenzo Criniti, Carola Giarratano, Cristian Magurano, Osanna Romanyuk, Elia Santonastaso, Davide Stacchini