BUCHI NERI – IL TPE PRESENTA LA STAGIONE 2022-2023

Nuovo direttore artistico per il Teatro Piemonte Europa, nuova stagione, nuova veste grafica.

Se entrate in questi giorni al Teatro Astra, ad accogliervi ci saranno delle locandine dai colori fluo, su cui capeggiano delle citazioni di grandi filosofi, ma la cornice dell’immagine non ci permette di leggere le frasi per intero, la comprensione dell’aforisma è in qualche modo negata. Questa la scelta grafica per rappresentare la stagione 2022/23 a cura di Andrea De Rosa, nuovo direttore artistico succeduto a Walter Malosti.
Il titolo è Buchi neri. Il fil rouge, la trasformazione del nostro rapporto con la verità scientifica dopo la pandemia. De Rosa infatti ha intenzione con le stagioni del prossimo triennio di indagare tre sfaccettature diverse del concetto di verità.
Per il momento, facciamo un breve focus su Buchi neri attraverso i titoli principali, invitandovi ad approfondire sul sito e nella biglietteria del TPE.

 Processo Galileo. Titolo di apertura che nasce da una scrittura a quattro mani (Fabrizio Sinisi e Angela Demattè) e sarà diretto pure a quattro mani (da Andrea De Rosa e Carmelo Rifici). Il lavoro, incentrato su Galilei come chiave di volta del pensiero scientifico occidentale, presenta lo scrittore e scienziato come un dispositivo di trasformazione del mondo, attraverso cui l’essere umano, cerca di fondare una nuova nozione del divino.

Costellazioni. E’ invece un testo di Nick Payne che verrà messo in scena da Raphael Tobia Vogel. Un lavoro in cui la fisica quantistica si applica a un rapporto di coppia. Roland, apicoltore, Marienne lavora all’università, si occupa di cosmologia Quantistica. La loro storia è una danza giocata lungo frammenti di tempo lineare. I protagonisti, due attori del calibro di Elena Lietti e Pietro Micci.

Frankenstein. Una riscrittura scenica di Filippo Andreatta che attraverso il capolavoro di Mary Wollstonecraft racconta temi quali cambiamento climatico e lockdown. Andreatta con il suo OHT dal 2008 indaga i rapporti tra teatro, paesaggio, architettura e ambiente.

 Nottuari. Fabio Condemi torna spettacolo tratto dall’omonimo libro di Thomas Ligotti. Una delle penne horror più raffinate della letteratura contemporanea, Ligotti – in Italia edito dal Saggiatore – coniuga nelle sue pagine filosofia e immagi visionarie, attingendo da Cioran, Buzzati, Borges, Kiš e Leopardi. Condemi opera una scrittura scenica di questi racconti ponendo un’attenzione particolare alla musica: ci saranno Nick Cave, John Cage, Iannis Xenakis, Modest Petrovič Musorgskij e le collaborazioni di Ligotti con Davis Tibet e i Current 93.

 Principia. Un lavoro che ci conduce ai confini delle scienza, firmato Alessio Maria Romano, regista coreografo e pedagogo – Leone d’argento alla Biennale di Venezia. Con la drammaturgia di Linda Dalisi, Romano mixa danza, suono, spazio e luce tentando di restituire la complessità di un linguaggio scientifico che sfida i confini della logica, pur essendo fortemente radicato nella quotidianità.

La Tecnologia Del Silenzio.  Un lavoro di Bluemotion e Giorgina Pi. Dopo Lemnos tornano all’Astra raccontando i buchi neri della scienza in un’opera pop: sul palco musica dal vivo. Batteria, basso e chitarra, sintetizzatori analogici ci trasporteranno nei mitici seventies.

Da tenere d’occhio anche la stagione di Palcoscenico danza presentata dal direttore artistico Paolo Mohovich. 
Ad aprire la stagione Roberto Zappalà con Rifare Bach. Ci sarà la consueta presenza del Made4you.eu e Interplay link a cura di Eko dance project alla Lavanderia a vapore. Da non perdere il lavoro di Michele Di Stefano Bayadere. Il regno delle ombre.

È ancora salda la collaborazione tra il TPE e il Festival delle colline Torinesi, che anche quest’anno si terrà in autunno dall’11 ottobre al 6 novembre. I direttori artistici Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla presenteranno il programma il 30 giugno.

Ancora una volta sottolineiamo che si tratta di un assaggio della Stagione TPE e vi invitiamo nuovamente ad approfondire sul sito e alla Biglietteria del Teatro Astra.

Nell’attesa di rivederci tutti in sala, 

Buone Vacanze, ma prima…
Un ringraziamento particolare va a Pasquale Juzzolino che ci ha donato la fotografia del direttore Andrea De Rosa.

Giuseppe Rabita

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