Che cosa accadrebbe se gli uomini vivessero come degli insetti? Una risposta a questa domanda è stata data al Teatro Astra, dove la compagnia spagnola Elías Aguirre Imbernon ci offre una performance di danza contemporanea e street dance che prende le mosse dal mondo dell’entomologia.
Il gruppo si serve di un palco completamente vuoto, facendo affidamento quasi unicamente sul proprio corpo, il codice luci, la musica e i suoni della natura, permettendo allo spettatore di concentrarsi sulle movenze e sull’espressività dei corpi dei ballerini. In questo spettacolo l’uomo, come nella vita di un insetto, si trova costretto a confrontarsi con continui problemi che rappresentano le difficoltà della nostra quotidianità. Basti pensare all’analogia proposta tra la pena mitologica di Sisifo e la fatica interminabile di uno scarabeo stercorario. La performance si concentra sulla ciclicità effimera della vita, trasmessa non solo dal continuo ripetersi di un moto oscillatorio degli attori, ma anche dalle luci che ritmicamente alterna zone di luce e di ombra, come il susseguirsi del giorno e della notte. Questo aspetto fugace della vita porta queste piccole e grandi creature ad affrontare la propria quotidianità, metamorfizzandosi, reinventandosi, rinascendo dalla propria crisalide come un bruco che diventa una farfalla, esattamente come deve fare lo spettatore, sia assistendo a questa performance sia nella vita quotidiana. I performer ci mostrano scene in cui diventano parte di un organismo, composto da più corpi che collaborano come se fossero parte di un tutto, ricordando allo spettatore che anche l’uomo, per quanto possa essere intelligente ed evoluto, è un animale sociale, ed è parte di un mondo senza il quale non potrebbe sopravvivere.
Non è la prima volta che i membri della compagnia entrano in scena facendo similitudini col mondo di queste piccole creature, basti pensare a spettacoli precedenti come Longfade, che dimostrano la passione di Elías Aguirre per questi “strani” esseri. Un interesse raro che li mette in una luce diversa rispetto al nostro modo consueto di guardarli. Speriamo che Elías e la sua compagnia ci continuino a stupire offrendoci altre finestre di osservazione su questo mondo così particolare, portandolo più vicino a noi.
Linda Steur
Regia e coreografia Elías Aguirre
Con Victor Fernandez, Dunya Narli, Yeinner Chicas, María Casares, Elías Aguirre
Musica Jorge da Rocha
Progetto sonoro Ignacio Valbuena
Direttore musicale Ed is Dead
Assistente Ruth Muelas
Luci Sergio G. Dominguez
Video Rober Gimbel
Scene Juanjo de la Fuente
Costumi Carmen Granell
Produzione esecutiva Mayda Álvarez / SNEO
Con il sostegno di Teatros del Canal, Comunidad de Madrid, SNEO,Teatro Paco Rabal, Centro Danza Canal