Un’Odissea contemporanea
Una isla: un’isola è il luogo utopico dove avviene una penetrazione arbitraria, voluta, originata dal dialogo fra un essere umano e un’intelligenza artificiale. La compagnia catalana Agrupación Señor Serrano sceglie di mettere in scena in questo modo la tematica di sconfinamento: file rouge dell’intero festival delle colline torinesi.
Una donna in scena, posta inizialmente ad un lato del palco, comincia ad utilizzare il suo corpo nello spazio: movimenti meccanici, continui, che trovano il modo di ripetersi per gran parte dello spettacolo. Dietro di lei uno schermo riproduce un dialogo senza l’utilizzo del suono, che trova invece magistralmente spazio successivamente. Appare presto chiaro che la donna, unica presenza tangibile sul palco è protagonista anche del discorso; l’altro interlocutore è presumibilmente un uomo, l’uomo, l’essere umano. Da una parte il dialogo rivela i ruoli, dall’altra, l’assenza dell’uomo e l’umanizzazione dell’intelligenza artificiale sul palco pongono le basi di un lavoro ambiguo e complesso, il tentativo di mettere in scena il rapporto fra essere umano e intelligenza artificiale attraverso pretesti creativi.
L’espediente principale, che fa da cornice all’intero spettacolo, sembra essere il metateatro: l’obiettivo dei due personaggi è, infatti, quello di creare una messa in scena, nella quale qualsiasi cosa sembra essere possibile. Come possono incontrarsi la creatività umana e quella artificiale, sebbene essa sia comunque programmata dall’uomo? È questo l’interrogativo che la compagnia catalana cerca di scardinare a ritmo di un dialogo e di intermittenze oniriche.
L’isola è il luogo che fa da sfondo alla messa in scena. Il fulcro dell’incontro/scontro tra queste due intelligenze emerge da una battuta dell’umano: “L’Odissea non sarebbe mai nata dalla coerenza statistica”, forse un’accusa, una svalutazione della creatività propria dell’intelligenza artificiale, che sembra non avere limiti di fantasia. Un luogo, quello dell’isola, che riporta alla memoria un epos classico in cui i confini dell’umano si incontrano con leggende e temi inverosimili. Cosa succederebbe in un’isola oggi di tanto inverosimile e di tanto contemporaneo: è questo l’interrogativo intorno a cui ruota la messa in scena.
All’interno di una bolla di plastica diversi personaggi si svelano a ritmo di movimenti energici e aerobici che sembrano male accostarsi al ritmo della donna, incarnante l’intelligenza artificiale. Tuttavia, i loro movimenti sono presto modulati su un andamento simile che, accompagnato da motivi musicali corali, lascia presagire la formazione di una comunità. Ben presto però, quando la bolla scoppia, il concetto di comunità riesce a svincolarsi dal principio di omogeneità, portando in scena altri personaggi, altri movimenti, che convivono nello stesso spazio in diverso modo.
Un espediente, quello del movimento, che può funzionare da guida per principianti di una comunità: ritmi diversi possono convivere creando una sinfonia infinita. La saggezza distrugge le bolle, così come un gufo scoppia un palloncino. Un topos, quello del gufo, messo in scena alla fine.
Bolle di plastica, ologrammi e gufi umanizzati ruotano intorno a questo racconto epico contemporaneo, generato da due intelligenze differenti, le quali, per tutta la durata dello spettacolo, sembrano convivere in equilibrio senza l’imposizione di una sull’altra.
Il dialogo con l’altro conduce alla costruzione di nuove realtà.
Lorenza Versienti
Una creazione Agrupación Señor Serrano
Regia e drammaturgia Àlex Serrano e Pau Palacios
Assistente alla drammaturgia Carlota Grau
Performers Carlota Grau, Lia Vohlgemuth, Sara Montalvão, Bartosz Ostrowski e nove performes locali
Performer olografica Eva Torróntegui
Coreografia Núria Guiu (in collaborazione coi performer)
Scenografia e costumi Xesca Salvà
Design luci Cube.bz
Musica Nico Roig
Creazione video olografico David Negrão
Programmazione video David Muñiz
Stage manager e performer Camille Latron
Intelligenze artificiali utilizzate durante il processo di creazione GPT-3, Bloom, ChatGPT, DALL·E, Stable Diffusion, Midjourney, FILM
Direzione di produzione Barbara Bloin
Produzione esecutiva Paula S. Viteri
Management Art Republic
Produzione GREC Festival de Barcelona, Câmara Municipal de Setúbal, Rota Clandestina, Festival Internacional de Teatro de Expressão Iberica (FITEI), Centro Cultural CondeDuque, Laboratorio de las Artes de Valladolid (LAVA), CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli-Venezia Giulia, TPE – Festival delle Colline Torinesi, SPRING Festival, Feikes Huis, Departament de Cultura de la Generalitat
Con la collaborazione di Ajuntament de Terrassa e Fabra i Coats Fàbrica de creació de Barcelona