NON È VERO MA CI CREDO – ENZO DECARO, LEO MUSCATO

È andata in scena al Teatro Gioiello la duecentesima replica dello spettacolo Non è vero ma ci credo, celebre commedia di Peppino De Filippo, per la regia di Leo Muscato. Ad interpretare il protagonista, l’avaro Gervasio Savastano, Enzo Decaro. Ad accompagnarlo in questo progetto la compagnia che Decaro ha ereditato da Luigi De Filippo

Lo spettacolo è tanto comico quanto tragico. Da un lato vi è la narrazione dell’angoscia che si prova quando la vita scorre soffocata dal peso della superstizione, dall’altro il susseguirsi degli eventi giunge al paradosso provocando nello spettatore un riso amaro.

Nel personaggio di Savastano ciascuno riconosce le proprie piccole e grandi superstizioni, agli altri più o meno dichiarate. C’è un senso di sollievo nel sentirsi meno superstiziosi di Savastano e allo stesso tempo ci si ammonisce per le volte in cui ha preso il sopravvento in noi qualche strana fisima.

La scenografia di Luigi Ferrigno ci propone un ambiente in trasformazione ma pur sempre riconoscibile. Persiste un elemento, ossia l’ombrello, forse a simboleggiare la necessità del protagonista di sentirsi sempre pronto a rispondere all’imprevisto. Molti oggetti di scena sono amuleti e rimedi al malaugurio. Questi dialogano continuamente con i personaggi che se ne servono in sequenze ripetute e con un ritmo sempre più incalzante. Le luci di Pietro Sperduti scandiscono l’accadere dello spettacolo, il mutarsi delle situazioni.

Una svolta decisiva si ha con l’arrivo di Sammaria, interpretato da Roberto Fiorentino. Il personaggio, per una sua particolare caratteristica fisica vedrà attribuirsi da Savastano grandi poteri e capacità. La vicenda ci ricorda che non basta credere per sapere, bisogna spesso abbandonare le proprie convinzioni per poter guardare lucidamente la realtà ed apprezzarla per quel che è, o coraggiosamente cambiarla.

Il testo è recitato in lingua italiana con una leggera inflessione napoletana, così come previsto originariamente dall’autore. Peppino era solito lavorare con compagnie di giro ed abbracciare nelle sue tournée un pubblico piuttosto vasto. Pur avendo calato la situazione nella Napoli degli anni Ottanta si evince coerenza con il materiale originario. Il risultato è uno spettacolo gradevole e coinvolgente.

Silvia Picerni

Di: Peppino De Filippo

Scene: Luigi Ferrigno

Costumi: Chicca Ruocco

Disegno luci: Pietro Sperduti

Regia: Leo Muscato

E con (in o.a.): Mario Cangiano, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone

Produzione: I Due della Città del Sole

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *