Il Festival delle Colline prosegue con il suo undicesimo spettacolo prodotto dalla compagnia stabilemobile. Lo spazio scelto è la Fondazione Merz, dopo Danza Cieca di Virgilio Sieni messo in scena tra il 20 e il 21 di Ottobre, e non è un caso che ad occuparsene sia proprio un museo d’arte. Quello che il pubblico vedrà questa volta non saranno corpi, ma tre oggetti: una lavatrice, un distributore di snack e un bancomat ATM. Può davvero raccontare qualcosa un trittico del genere?
Continua la lettura di Trilogia delle macchine (Oblò / Mind the gap / Automated teller machine) – Stabilemobile/Giuseppe StellatoTeatro&Arte – Una imagen interior, Ecloga XI e La trilogia delle macchine
Dalla 27° edizione del Festival delle Colline Torinesi suggestioni sui tre spettacoli che all’interno della rassegna rappresentano il filone Teatro&Arte. Un viaggio nella poetica dell’umano attraverso il disfarsi delle comunità, la solitudine del maschile e femminile per una mancata redenzione, il perturbante e assordante silenzioso logos delle macchine. Un filo che unisce l’incanto in un crescendo di disgregazione.
“Vorrei renderti visita
nei tuoi regni longinqui
o tu che sempre
fida ritorni alla mia stanza
dai cieli, luna,
e, siccom’io, sai splendere
unicamente dell’altrui speranza”
(Andrea Zanzotto – IX Ecloghe)
“La luce del fuoco toglie spazio alla notte
e concede loro un tempo addizionale.
Un tempo per l’astrazione”.
(Da Una imagen interior testo teatrale di Pablo Gisbert)
In questo “tempo per l’astrazione” i pensieri si espandono, attraversano “regni longinqui” e poi ritornano come la luna di Zanzotto o come gli amori di Venditti.
In questo tempo addizionale mi ritrovo ad abitare i luoghi geometrici dei pensieri e come la donna vestita di bianco di Una imagen interior “considero me stessa una persona molto cerebrale”, la certezza della morte attraversa anche il mio corpo, per più di un secondo, ma che rimane comunque un tempo insufficiente.
“È impossibile pensare alla morte quando si ha fretta”.
DIARIO DI UN DOLORE – INTERVISTA A FRANCESCO ALBERICI, ASTRID CASALI ED ETTORE IURILLI
Dopo lo spettacolo Diario di un dolore, in scena all’Off Topic il 21 e il 22 ottobre e inserito all’interno del Festival delle Colline Torinesi, abbiamo avuto la possibilità di dialogare con l’autore dello spettacolo, vincitore del Premio UBU miglior attore Under 35, Francesco Alberici, l’attrice dello spettacolo Astrid Casali e il Dramaturg Ettore Iurilli. Ora, prima di iniziare, seguendo un po’ la sensazione dello spettacolo di essere dentro un contesto amichevole se non familiare, precisiamo che l’intervista non è stata fatta a teatro ma a pranzo, attorno ad un tavolo, in un puro spirito conviviale.
Continua la lettura di DIARIO DI UN DOLORE – INTERVISTA A FRANCESCO ALBERICI, ASTRID CASALI ED ETTORE IURILLIDIARIO DI UN DOLORE – Francesco Alberici
Per la ventisettesima edizione del Festival Delle Colline Torinesi, la sala Off Topic ha ospitato venerdì 19 e sabato 20 ottobre, Diario di un dolore, scritto, diretto e interpretato dal premio Ubu Francesco Alberici, accompagnato dall’attrice Astrid Casali e con la partecipazione di Ettore Iurilli per la scrittura ed Enrico Baraldi per la regia.
Lo spunto è l’omonimo libro di Lewis, che parla di un lutto dell’autore e di come analizzare il proprio dolore, ed è suddiviso in quaderni, che vengono enumerati davanti agli spettatori. Interessante sapere che il nome originale del libro è A Grief Observed (Un dolore osservato) ed è proprio quello che accade in scena: si esplora il prisma del dolore passando dall’ipocondria ai mali fisici, alla depressione, fino alla perdita di una persona cara, il padre di Astrid. Tutti dolori che vengono legittimati indistintamente.
Continua la lettura di DIARIO DI UN DOLORE – Francesco AlbericiDIARIO DI UN DOLORE – FRANCESCO ALBERICI
Continua la lettura di DIARIO DI UN DOLORE – FRANCESCO ALBERICI“Nessuno mi aveva mai detto che il dolore assomiglia tanto alla paura. Non che io abbia paura: la somiglianza è fisica. Gli stessi sobbalzi nello stomaco, la stessa irrequietezza, gli sbadigli. Inghiotto in continuazione”
QUEER PICTURE SHOW – INTERVISTA A IRENE DIONISIO
“UN OGGETTO DINAMICO E UN PÒ BIZZARRO“
Dal 13 al 15 ottobre, per il Festival delle Colline Torinesi, è andato in scena all’Off Topic, Queer Picture show. In scena Giovanni Anzaldo diretto da Irene Dionisio. Firma la drammaturgia, oltre alla regista, Francesca Puopolo. Dopo la prima, abbiamo colto l’occasione per intervistare Irene Dionisio.
Continua la lettura di QUEER PICTURE SHOW – INTERVISTA A IRENE DIONISIOIL CROGIUOLO – FILIPPO DINI
Degenerazione dell’essere umano davanti alla tragedia
Out of the blue – e così di punto in bianco, quasi d’improvviso, entriamo a gamba tesa all’interno della nuova stagione teatrale 2022-2023 del Teatro Stabile di Torino con il suo primo spettacolo in cartellone al teatro Carignano fino al 23 ottobre: Il Crogiuolo di Arthur Miller. Il testo, intrinseco di potenza e importanti significati politici, soprattutto in Italia è stato poco rappresentato. Gli unici predecessori di Filippo Dini sono stati Luchino Visconti e Sandro Bolchi; fatto che può essere fonte di riflessione e che può dire molto sul paese in cui viviamo e sulle sue radici politiche e sociali. Infatti, il Crogiuolo, sia quello di Miller, con la caccia alle streghe e il maccartismo, che quello di Dini, con l’estremizzazione del sogno americano e l’adorazione di un potere superiore eccessivo, si caratterizza per la denuncia del fanatismo.
Continua la lettura di IL CROGIUOLO – FILIPPO DINII RIFIUTI, LA CITTÀ E LA MORTE – GIOVANNI ORTOLEVA
Scritto da Rainer Werner Fassbinder nel 1975 nel corso di un unico viaggio aereo (così si dice, almeno), I rifiuti, la città e la morte suscitò scalpore a causa dei pesanti temi trattati, e venne quasi immediatamente censurato, cosicché la prima messa in scena tedesca del testo è avvenuta soltanto nel 2009, a trentaquattro anni dalla sua stesura e a ventisette dalla morte del suo autore.
In occasione della 27eisma edizione del Festival delle Colline torinesi, il regista Giovanni Ortoleva lo ha fatto rivivere sul palcoscenico del teatro Astra, il 18 ottobre 2022.
Continua la lettura di I RIFIUTI, LA CITTÀ E LA MORTE – GIOVANNI ORTOLEVAI RIFIUTI, LA CITTA’ E LA MORTE – GIOVANNI ORTOLEVA; LE ETIOPICHE – MATTIA CASON
Discriminazione e inclusione
Al Teatro Astra, per il Festival delle Colline Torinesi, due spettacoli hanno portato in scena la tematica della discriminazione e della guerra. Se il primo (I rifiuti, la città e la morte) ha una visione pessimista sull’argomento, il secondo (Le Etiopiche) rappresenta un’idea ottimista al punto da risultare quasi utopica.
Continua la lettura di I RIFIUTI, LA CITTA’ E LA MORTE – GIOVANNI ORTOLEVA; LE ETIOPICHE – MATTIA CASONLE ETIOPICHE – MATTIA CASON
Come può un personaggio storico come Alessandro Magno essere sia un tremendo sterminatore sia un estremo curioso interessato a ogni cultura che incontra nelle sue conquiste? Come è possibile oggi approdare ad una Europa Afroasiatica? Queste sono le domande che accompagnano lo spettatore uscito dalla sala dopo aver visto Le Etiopiche di Mattia Cason con l’assistenza alla regia di Alessandro Conte, presentato mercoledi 19 ottobre al Teatro Astra per la rassegna del Festival delle Colline Torinesi.
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