Stanza piccola, buia.
Al centro, una scrivania, una pila di diari, un microfono, un bicchiere d’acqua, due attori, una piantana, una videocamera, un libro, un registratore.
Dai nastri escono rumori, suoni, canzoni di un tempo, voci.
“Questo spettacolo inizia con un numero di magia!”
Continua la lettura di Roberta Cade in Trappola: Viaggio verso il pianeta G570